martedì 14 ottobre 2014

il dovere del fotografo


Foto e editing: Corrado Cascone per www.rayclever.com


Il fotografo ha il dovere etico e professionale di proporre inquadrature che vadano oltre il normale senso di percezione dell'immagine. Il comune uso della fotografia commerciale non deve in nessun modo limitare l'estro di chi attraverso la fotocamera vede cose che altri non sono in grado di vedere.

Questo è il mio umile pensiero oltre che il mio stile di vita.
Spero gradiate questa fotografia. Vi ringrazio.

Si ringrazia Elvia Venosa per il personale sacrificio e impegno nel portare avanti questo suo sogno, che diventa il vostro, e che noi condividiamo di cuore con lei, con il suo staff e con le Debuttanti tutte.

mercoledì 24 settembre 2014

Lugano, sai



Foto: Ray Clever Editing: Corrado Cascone - all rights reserved


Come ti penso, Lugano, sai,
in questa notte in cui non ho più brividi,
in cui non sento più l'eco di sorrisi lontani.
In questa notte in cui non ho più forze per attendere l'alba.



giovedì 31 luglio 2014

Anteprima Castelluccio


Foto: Corrado Cascone per www.rayclever.com


A Settembre pubblicheremo una galleria di immagini realizzate tra Perugia e Castelluccio di Norcia ai primi di Luglio.
Nel frattempo vogliate gradire.


giovedì 26 giugno 2014

LOMO




Fare fotografie credo sia la cosa più semplice che chiunque possa fare in questo particolare periodo della storia dell’umanità. Oggi niente è facile come scattare una fotografia. Ho letto un articolo che riportava in megabyte la quantità giornaliera di dati immagazzinati con le sole fotografie e mi sono spaventato.
Inteso come singolo istante catturato, la foto sembra avere un’importanza tutta sua, disgiunta da esigenze artistiche o documentative. Si punta la fotocamera, si pigia il pulsante di scatto e il gioco è fatto. E mi perdonerete la rima. Indagare quale sia lo spirito che ci muove a un gesto simile sinceramente non mi interessa, ma mi corre l’obbligo di ricordare a tutti che c’è una corrispondenza seppur minima con un altro periodo storico che generò un nuovo mondo e, come conseguenza, un nuovo modo di vivere la fotografia.
Si chiamava Lomo, era una macchina fotografica concepita per essere diffusa tra la classe popolare sovietica. Costava poco, era spartana e per lo più plasticona, ma aveva la genialità inside: quelli che ritirarono le prime stampe si trovarono di fronte a colori strambi, bianchi e neri assurdi, contrasti esasperati, nitidezza assente, fuori fuoco incontrollabili e vignettature degne di un televisore vecchio di 30 anni, con lo schermo bruciacchiato dal troppo fumo di schifose sigarette consumate in una grigia stanzetta di un motel a Togliattigrad.
Cosa stavo dicendo? Non importa, tanto era una cazzata. Ah si, la Lomo!
Passato lo ‘sghibottimento’ generale qualcuno si accorse che quella roba di plastica era una figata, da sballo. Siccome non aveva un vero sistema di messa a fuoco allora ci fu chi decise di non inquadrare nemmeno. Macchine fotografiche impugnate e puntate a qualsiasi altezza e con qualsiasi angolazione. La casualità diventava l’elemento dominante. Non fregava un cacchio a nessuno, si scattava senza menate a ciò che piaceva cercando luci impossibili da percepire ad altezza d’uomo, si consegnava il rullino al fotolab, e quando si ritiravano le stampe di sicuro il capolavoro era compreso nel pacchetto. Il capolavoro, appunto, c’era sempre, dovuto alle intuizioni spesso geniali di persone già di per se dotate di sensibilità artistica e talento creativo. Niente schemi rigidi, niente regole fotografiche, solo l’istinto puro e la voglia di divertirsi. Sorsero circoli Lomo, si organizzarono esposizioni fotografiche, vennero stampati libri e addirittura fu redatto uno specifico statuto ancora oggi in vigore. Nata per i meno abbienti, Lomo era diventata leggenda senza assumere l’etichetta di status symbol, senza essere Leica. Ecco, Lomo fu questo, e la cosa bella è che l’attuale modo di fotografare legato anche e sopratutto agli smartphone ha riportato in superficie la possibilità di scattare liberamente, di sperimentare e ottenere immagini non convenzionali e dal forte impatto visivo. Ho visto gallerie fotografiche realizzate con l’utilizzo di smartphone degne di essere esposte in mondovisione tanto erano splendide, ipnotiche. Non mi importa se tutto questo è possibile grazie a dei software, a me importa poterlo fare!
Come fotografo sono felice per la voragine aperta su nuovi universi creativi dalle moderne soluzioni digitali. Ma sono contento solo per questo.
Ciò che invece mi deprime è che, come al solito, una massa consistente di rompicoglioni ha preso a girovagare senza requie e senza rispetto a destra e a manca, scattando senza senso a qualsiasi cosa si muova o luccichi. Scattano foto a tutto, non se ne domandano il perchè, poi si corrono incontro ridendo come ebeti per mostrarsi a vicenda la loro cagata, che sempre più spesso è un ridicolo selphie.
Per loro niente gallerie fotografiche, niente genialità, niente simpatia…solo la certezza che il frutto della loro aberrazione mentale sarà cancellato dalla memoria del proprio smartphone nel giro di qualche ora. Perché si sa, scattare foto non costa nulla e a far foto son bravi tutti, deficienti compresi.

giovedì 15 maggio 2014

Lomomania


Foto e editing: Corrado Cascone per www.rayclever.com


LOMO, più di uno stile di fotografia, quasi uno stile di vita.
Lomo, di nascita sovietica, quella più fredda della stessa guerra fredda, viene prodotta per il popolo, che così poteva permettersi una macchina fotografica compatta ad un prezzo più che accessibile. Una compatta con un ottimo sistema esposimetrico in automatico e un obbiettivo da 32 mm luminoso. Con Lomo nasce il sistema di scatto senza guardare nel mirino, e più l'inquadratura è casuale e migliore è l'impatto che i cori saturi, la vignettatura onnipresente e la sfocatura di fabbrica hanno su un pubblico che comincia ad amare questo plasticone simpaticissimo. Con Lomo cambia il mondo della fotografia, non più elitario di etichettatura iper-artistica ma popolare, senza regole e casuale. Il divertimento dello scatto fatto in qualsiasi momento e in qualsiasi posizione libera da angolazioni costrette, senza domandarsi perché, ma per il gusto dell'imprecisione e della sorpresa.
Se la vita va vissuta, Lomo la interpreta meglio di qualsiasi filosofo. Se la parola 'Libertà' ha un senso, Lomo vi darà una spinta verso esperienze sempre nuove e appaganti, meglio di qualsiasi psicologo!

Sulla pagina Facebook dello Studio un galleria, in costante aggiornamento, dedicata a LOMO.

giovedì 27 febbraio 2014

la città, la notte


Giorgio Martini per Ray Clever Photographers


la notte, la città è un microcosmo di colori,
suoni, persone.
anime in cerca della propria dimensione, che vagano.
vagano.
senza fermarsi mai,
senza mai fermare il tempo incrociano le proprie strade.
le mescolano, le sovrappongono.
strato su strato.


mercoledì 12 febbraio 2014

anche questa volta



foto: Giorgio Martini per Ray Clever Photographers


Lasciati ipnotizzare dalla luce, lascia che il colore ti avvolga
La musica farà il resto. Anche questa volta.

Officine Creative Ansaldo, Milano - concerto di Ministri e Afterhours per Radio Popolare.
Galleria completa su Facebook e Google+